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24 Maggio 2021

L’isola che non c’era e adesso c’è

In quel di Treviso, al civico 93 di via Fonderia, c’è un’azienda che del benessere dei propri dipendenti ha fatto un mantra. Si chiama MOCA e questo è il nostro messaggio di plauso alla sua bella storia, pronto per essere imbucato nella sua cassetta della posta: standing ovation per la cura con cui trasformi l’ambiente di lavoro dei tuoi ragazzi in un angolo di mondo migliore!

MOCA è un’agenzia che si occupa di web marketing. È nata nel 2004 e da allora, mattone su mattone, è cresciuta fino a contare una squadra di oltre cinquanta collaboratori. Tutti giovanissimi, preparati e con lo sguardo dritto sul futuro: quello del business che passa da Internet e quello della società di donne e uomini in cui tutti sogniamo di svegliarci un giorno.

I pilastri su cui ha costruito la sua attività affondano nel terreno fertile di una nobile filosofia: per MOCA le persone vengono prima di tutto. Sono loro a fare l’azienda, recita un cartello non scritto ben piazzato all’ingresso. Solo investendo sulle persone che rappresentano e vivono questa grande e colorata famiglia, l’azienda potrà migliorare: l’assioma di partenza, il refrain che risuona nell’aria.

Ma cosa significa trasformare quello di lavoro in un luogo confortevole e rassicurante? Per MOCA equivale ad alzare sempre più l’asticella della qualità delle ore che i suoi ragazzi dedicano a sbrigare le proprie mansioni, ma non solo. In ufficio si impara a respirare per abbattere stress ed ansia e si discute tutti insieme di come sovrascrivere (dentro e fuori le mura dell’agenzia) parole come “diversità” e “inclusione”. Si educa all’ascolto reciproco e si viaggia – ciascuno inseguendo la propria meta, ma pescando tutti nel salvadanaio dell’azienda – per approfondire passioni e sviluppare vecchie e nuove capacità professionali: ogni ragazzo ogni anno ha infatti a disposizione un gruzzoletto di 1.500-2.000 euro da spendere in formazione. Piattaforme di welfare integrative, kit di benvenuto e articolati processi di onboarding arricchiscono il paniere.

Esempi che scorrono percorrendo mille rivoli, un unico concetto a cui attingere: psychological safety.

 

Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Non ti puoi sbagliare, perché
Quella è l’isola che non c’è

E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te

“L’isola che non c’è”, Edoardo Bennato